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Decreto Sostegni: misure principali per imprese, professionisti e lavoratori autonomi

E’ stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il Decreto Legge “Sostegni”.
Queste le misure principali per imprese, professionisti e lavoratori autonomi coinvolti dall’emergenza Covid.

1. Contributo a fondo perduto
La richiesta per il contributo a fondo perduto potrà essere presentata dai soggetti titolari di partita IVA che svolgono attività d’impresa, arte o professione, nonché per gli enti non commerciali e del terzo settore (solo in relazione allo svolgimento di attività commerciali), attivi alla data del 23/03/2021, che abbiano subito perdite di fatturato, tra il 2019 e il 2020, pari ad almeno il 30%. L’ammontare del contributo è determinato applicando una diversa percentuale alla differenza tra l’importo della media mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 e l’analogo importo dell’anno 2019. Il nuovo meccanismo non prevede riferimenti ai codici Ateco ed ammette le imprese con ricavi fino a 10 milioni di euro.
Sono cinque le fasce del valore del contributo (in percentuale), distinte in base al fatturato del 2019:
- 60% per i soggetti con ricavi e compensi non superiori a 100mila euro;
- 50% per i soggetti con ricavi o compensi da 100 mila a 400mila euro;
- 40% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400mila euro e fino a 1 milione di euro;
- 30% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1 milione e fino a 5 milioni di euro;
- 20% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 5 milioni e fino a 10 milioni di euro.
Tale importo non potrà, in ogni caso, essere inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per gli altri soggetti e non potrà essere superiore a 150 mila euro.
Per i soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019, il contributo spetta anche in assenza del requisito del calo del fatturato (in percentuale sulla differenza negativa, fermo restando il riconoscimento del contributo minimo; sempre il valore minimo in caso di differenza pari a zero o positiva).
Per i soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2020, il contributo spetta per un importo minimo di 1.000 euro per le persone fisiche e di 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.
Le domande potranno essere presentate fino al 28 maggio 2021.
Il contributo arriverà direttamente sul conto corrente indicato nella richiesta oppure sarà possibile utilizzarlo come credito d’imposta, da utilizzare esclusivamente in compensazione.

2. Riduzione oneri bollette elettriche e Canone Rai per le imprese
- Per i mesi di aprile, maggio e giugno 2021 è prevista la riduzione della spesa sostenuta dalle utenze elettriche diverse dagli usi domestici con riferimento alle voci di bolletta identificate come “trasporto e gestione del contatore” e “oneri generali di sistema”;
- Per l’anno 2021 è previsto il 30% in meno del pagamento del Canone RAI per le strutture ricettive e per le attività che somministrano al pubblico alimenti e bevande, ma anche un credito di imposta pari al 30% di quanto pagato a chi ha già effettuato il bonifico.

3. Esonero contributi previdenziali autonomi e professionisti
- E’ stato incrementato di 1,5 miliardi di euro per il 2021 il Fondo per l’esonero dei contributi previdenziali dovuti dai lavoratori autonomi e dai professionisti che abbiano percepito nel periodo d’imposta 2019 un reddito complessivo inferiore a 50.000 euro e abbiano subito un calo del fatturato o dei corrispettivi nel 2020 superiore al 33% rispetto a quelli del 2019.

4. Indennità di 1000 euro del mese di maggio 2020 ai professionisti iscritti alle Casse previdenziali degli ordini professionali
L’articolo 13 del Decreto stanzia 10 milioni di euro per la copertura del fabbisogno residuo relativo all’erogazione dell’indennità di 1000 euro del mese di maggio 2020 ai professionisti iscritti alle Casse previdenziali degli ordini professionali. Si ricorda che i requisiti per ottenere l’indennità prevedevano, alternativamente :
- un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro nell’anno di imposta 2018 oppure
- un reddito complessivo 2018 compreso tra 35.000 e 50.000 euro e con cessazione o riduzione dell’attivita autonoma o libero-professionale di almeno il 33% nel primo trimestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019, sempre a causa Coronavirus.

5. Proroga sospensione Riscossione
Il Decreto in oggetto dispone il differimento:
- al 30 aprile 2021 (attualmente era il 28 febbraio) della data finale del periodo di sospensione dei termini di versamento, derivanti da cartelle di pagamento, nonché dagli avvisi di addebito e avvisi di accertamento affidati all’Agente della Riscossione, relativi alle entrate tributarie e non. Sono pertanto sospesi i pagamenti in scadenza dall’8 marzo 2020 al 30 aprile 2021, che dovranno essere effettuati entro il 31 maggio 2021;
- al 30 aprile 2021 delle attività di notifica di nuove cartelle, degli altri atti di riscossione nonché delle procedure di riscossione, cautelari ed esecutive;
- al 31 luglio 2021 del termine di versamento delle rate delle definizioni agevolate dei carichi affidati alla riscossione (c.d. rottamazione-ter, d. rottamazione risorse proprie UE e c.d. “saldo e stralcio”) in scadenza nell’anno 2020;
- al 30 novembre 2021 del termine di versamento delle rate in scadenza nel periodo 28 febbraio – 31 luglio 2021 (rottamazione-ter e rottamazione risorse proprie UE);
- al 30 aprile 2021 (attualmente era il 28 febbraio), del termine finale della sospensione dei pignoramenti presso terzi relativi alle somme dovute a titolo di stipendio, salario, altre indennità relative al rapporto di lavoro o di impiego.

6. Cancellazione cartelle Agenzia Entrate – Riscossione
Verranno annullate le cartelle esattoriali di importo fino a 5 mila euro relative al periodo 1 gennaio 2000 – 31 dicembre 2010, per:
- le persone fisiche che hanno percepito, nell’anno d’imposta 2019, un reddito imponibile fino a 30 mila euro;
- i soggetti diversi dalle persone fisiche che hanno percepito, nel periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2019, un reddito imponibile fino a 30 mila euro.
L’importo delle cartelle è comprensivo di capitale, interessi e sanzioni. Le modalità e le date dell’annullamento dei debiti saranno disposte con un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

7. Definizione agevolata avvisi bonari anni 2017 e 2018
Con l’articolo 5 del Decreto è stata introdotta la “sanatoria” dei c.d. avvisi bonari, che consiste nella possibilità di pagare, senza aggravio di sanzioni e somme aggiuntive, gli importi inclusi negli avvisi che saranno inviati dall’Agenzia delle entrate in riferimento agli anni 2017 e 2018, in seguito ai controlli di cui agli articoli 36-bis del d.p.r. 600/73 e 54-bis del d.p.r. 633/72.

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