Euro digitale, credito bancario e contante: Differenze e caratteristiche
Marco Migliore | 17/11/2025
In questi giorni la Banca Centrale Europea é tornata a parlare di euro digitale, confermando, attraverso le parole della Presidente Christine Lagarde, la volontà di rendere il progetto operativo dal 2029. Ma cos’è l’euro digitale e in cosa si differenzia rispetto agli “euro elettronici” che già utilizziamo nella quotidianità attraverso i nostri pagamenti con carta di credito/debito?
Cos’è l’euro digitale
L’euro digitale è una cosiddetta CBDC – Central Bank Digital currency – ossia una valuta digitale pubblica di proprietà della banca centrale, in questo caso della BCE. Per rendere ancora più chiaro il concetto, una CBDC è la versione digitale del denaro contante di una valuta FIAT qualsiasi che sia l’euro, il dollaro americano o lo yuan cinese. Riportiamo di seguito quanto scritto dalla BCE stessa sul proprio sito web:
“L’euro digitale sarebbe una forma digitale di contante, emessa dalla banca centrale e accessibile a chiunque nell’area dell’euro.”
Arrivati a questo punto vi starete chiedendo in cosa si differenzia l’euro digitale da quello “elettronico” presente nei nostri conti correnti. Scopriamo quindi le differenze.
Cosa sono i soldi sul nostro conto corrente
Come anticipavamo nel capitolo precedente, a un primo sguardo una CBDC potrebbe sembrare identica ai soldi che possediamo sui nostri conti correnti bancari e che siamo abituati a spendere attraverso le tante tipologie di pagamenti elettronici che il mercato offre, ma in realtà tra i due sistemi c’è una differenza strutturale basilare.
Quando depositiamo soldi contanti, riceviamo un bonifico o un pagamento sul nostro conto corrente bancario, stiamo cedendo la proprietà di quei soldi alla nostra banca in cambio di un diritto di credito rispetto a quei soldi. In parole povere, una volta che i soldi sono entrati sul conto corrente bancario la banca, secondo i regolamenti previsti, può utilizzare quei soldi a suo piacimento – per esempio prestarli ad altri – ma con un obbligo nei nostri confronti: restituirceli nel momento in cui gli vengono richiesti indietro. L’esempio più pratico è quando andiamo ritirarli al bancomat o quando effettuiamo un pagamento verso un altro conto corrente.
Quindi quello che noi percepiamo come denaro sul nostro conto corrente in realtà è un credito privato che la banca ha l’obbligo di onorare nei nostri confronti.
Vale la pena fare anche un esempio sui pagamenti elettronici fatti attraverso le carte di credito o quelle di debito.
Nel caso delle carte di credito, non stiamo spendendo i nostri soldi, ma utilizziamo un credito che l’emittente della carta – che può essere la nostra banca o una finanziaria – ci mette a disposizione che poi rimborseremo, tramite addebito sul nostro conto corrente. Mentre nel caso delle carte di debito stiamo spendendo direttamente e senza intermediari terzi, il credito che abbiamo con la nostra banca.
Compreso che cos’è il credito bancario, andiamo a scoprire nel prossimo capitolo le differenze con una CBDC.
CBDC e Credito Bancario: le differenze
Una CBDC come abbiamo spiegato é una moneta pubblica di proprietà della banca centrale e rappresenta la versione elettronica del denaro contante.
La principale differenza con il credito bancario è quindi proprio la sua proprietà pubblica e non privata come il credito bancario. Possedere euro digitali é in teoria la stessa cosa che avere contanti in mano. A questo punto la domanda sorge spontanea, ma come posso avere o possedere questo contante digitale? Anche se non esistono ancora linee guida tecniche definitive su come effettivamente funzioneranno, sappiamo che per possedere contante digitale sarà necessario un wallet, ossia un portafoglio elettronico – una versione digitale del portafoglio da tasca dove deteniamo le banconote. Ogni wallet digitale avrà un indirizzo identificativo, indispensabile per poterci depositare i soldi.
Il wallet digitale rappresenta un’altra importante differenza con il credito bancario perché per possederlo non sarà necessario disporre di un conto corrente bancario, ma sarà sufficiente registrarsi a un servizio pubblico o privato che eroghi wallet digitali.
Anche su questo punto non c’è ancora una linea guida definitiva, ma la stessa BCE nelle sua faq alla domanda “Come funzionerebbe l’euro digitale?” risponde:
“Come prima cosa dovresti creare un portafoglio, o wallet, in euro digitali presso la tua banca. In alternativa potresti rivolgerti a un ufficio pubblico designato, ad esempio le Poste.”
Attraverso questo wallet digitale sarà possibile spendere online o anche in negozi fisici i nostri soldi come se pagassimo effettivamente in contanti.
Ma il contante digitale è veramente uguale al contante fisico? Scopriamolo nel prossimo capitolo.
Contante fisico e contante digitale: differenze e caratteristiche
Il contante fisico, ossia le banconote a cui siamo abituati, si differenzia notevolmente dal contante digitale in quanto quest’ultimo é un software a tutti gli effetti controllato da un ente centrale. Come software l’euro digitale ha delle caratteristiche, almeno potenziali visto che il progetto non è ancora definitivo, che le banconote non possono avere. Tra le più importanti ci sono la sua potenziale tracciabilità, programmabilità e usabilità. Spieghiamo in modo semplice queste caratteristiche:
- Tracciabilità
L’euro digitale sarebbe molto più tracciabile del contante, perché ogni transazione verrebbe registrata all’interno di un sistema digitale gestito dalla banca centrale o dagli intermediari autorizzati. Questo livello di tracciabilità non è possibile con il contante fisico, che per sua natura garantisce anonimato. - Programmabilità
L’euro digitale potrebbe essere programmabile, consentendo — almeno in teoria — di introdurre funzionalità non applicabili alle banconote. Ad esempio, potrebbe essere possibile impostare limiti temporali entro cui spendere determinati importi o vincolarli a specifiche finalità. Il contante, essendo un oggetto fisico, resta invece utilizzabile finché mantiene il suo corso legale; - Usabilità
L’euro digitale potrebbe prevedere regole di utilizzo definite a livello normativo, come limiti o divieti di spesa per alcune categorie di prodotti o restrizioni specifiche in particolari contesti. Anche questa è una caratteristica impossibile da applicare al denaro contante, che può essere utilizzato liberamente senza vincoli tecnici.
Ci teniamo a specificare che queste caratteristiche non sono ufficiali, anzi in questo momento la stessa BCE garantisce, almeno dal punto di vista della privacy, un’attenzione particolare all’anonimato dei dati.
Ma l’introduzione del contante sotto forma di software apre a queste possibilità, in quanto la loro implementazione o meno dipenderà esclusivamente da scelte politiche, mentre nel contante fisico sono impossibili proprio per la natura delle banconote.
Contante, Credito Bancario ed Euro Digitale: un confronto finale
Arrivati a questo punto dovremmo avere chiara la differenza strutturale tra i tre principali strumenti monetari che utilizziamo o potremmo utilizzare in futuro: il contante fisico, il credito bancario e l’euro digitale. Vediamo quindi un confronto sintetico sui loro aspetti fondamentali.
Proprietà
- Contante fisico
é denaro pubblico emesso dalla banca centrale. Quando lo possediamo, lo deteniamo realmente e nessuno può intervenire sulla nostra disponibilità; - Credito bancario
non é denaro che possediamo direttamente. Una volta depositato sul conto, la sua proprietà passa alla banca, mentre noi abbiamo un diritto di credito nei suoi confronti; - Euro digitale (CBDC)
é denaro pubblico della banca centrale, come il contante, ma in forma elettronica. A differenza del credito bancario, non è un credito verso la banca, ma moneta della banca centrale detenuta in un wallet digitale.
Privacy
- Contante fisico
garantisce il massimo livello di anonimato: nessuno può vedere o ricostruire le transazioni effettuate; - Credito bancario
le operazioni non sono anonime: sono visibili alla banca e, su autorizzazione giudiziaria, alle autorità pubbliche; - Euro digitale
non sarà anonimo come il contante. Anche se la BCE promette elevati livelli di tutela della privacy, l’accesso ai dati delle transazioni sarà comunque potenzialmente possibile per gli enti autorizzati, secondo regole e limiti normativi.
Tracciabilità
- Contante fisico
tracciabilità nulla: le transazioni non vengono registrate da nessun sistema; - Credito bancario
completamente tracciato dagli intermediari, ossia dalla banca e dai circuiti di pagamento, e potenzialmente consultabile dalle autorità pubbliche in presenza di un’autorizzazione giudiziaria; - Euro digitale
potenzialmente molto tracciabile: ogni pagamento é destinato a essere registrato in un’infrastruttura digitale gestita dalla banca centrale o dagli intermediari autorizzati, creando un registro completo delle transazioni.
Utilizzo
- Contante fisico
utilizzabile ovunque, senza limiti tecnici, senza infrastrutture e senza necessità di identità digitale; - Credito bancario
utilizzabile solo tramite strumenti e infrastrutture private (carte, home banking, PayPal, POS, ecc.). L’utilizzo è soggetto a costi, limiti e regole del sistema bancario; - Euro digitale
potenzialmente programmabile e soggetto a regole di utilizzo definite a livello normativo (limiti di spesa, vincoli di categoria, eventuali funzioni aggiuntive). Richiede un wallet digitale, ma non necessariamente un conto corrente.
Conclusione
In sintesi, il contante fisico rappresenta oggi l’unico strumento totalmente anonimo, non intermediato e di proprietà del possessore. Il credito bancario, sebbene sia ciò che utilizziamo quotidianamente con carte e app digitali, non é denaro pubblico né di nostra proprietà, ma un credito nei confronti della banca che lo detiene.
L’euro digitale, infine, nasce come una forma di contante elettronico emesso dalla banca centrale, con caratteristiche e potenzialità che lo distinguono sia dal contante fisico sia dal credito bancario.
Dal punto di vista tecnico, questa nuova infrastruttura apre la possibilità a livelli di controllo e tracciabilità maggiori rispetto agli strumenti tradizionali; tuttavia, allo stato attuale del progetto, la BCE assicura un elevato livello di tutela della privacy. È importante anche ricordare che la tecnologia in sé è neutrale e quindi non va né contrastata né accolta con diffidenza a priori. Saranno le scelte politiche e normative future a determinare eventuali rischi in termini di privacy e libertà.
Nel prossimo articolo entreremo invece nel confronto tra CBDC, Bitcoin e le criptovalute stablecoin, analizzando le differenze in termini di decentralizzazione, garanzie, rischi, e programmabilità. Una prospettiva essenziale per comprendere cosa cambierà davvero nel futuro del denaro digitale.