Slitta al 1° luglio la ritenuta del 20% sui redditi esteri

| 19/02/2014

Con un comunicato, il Ministero dell’Economia ha reso noto ieri di aver richiesto all’Agenzia un provvedimento che sospende l’operatività di tale ritenuta, applicata automaticamente dagli intermediari finanziari. Inoltre – aggiunge il MEF – gli acconti eventualmente già trattenuti da intermediari finanziari saranno rimessi a disposizione degli interessati dagli intermediari stessi.
Come spiega il MEF, l’evoluzione del contesto internazionale in materia di contrasto all’evasione fiscale cross-border, che ha subito un’accelerazione, con la creazione di un modello di accordo intergovernativo (IGA) per lo scambio di informazioni tra gli USA e gli altri Paesi, fa ritenere ormai superata la disposizione che ha introdotto la citata ritenuta alla fonte, poiché le informazioni sui redditi di fonte estera di pertinenza di residenti italiani saranno disponibili attraverso il canale dello scambio automatico multilaterale di informazioni. Tale modello ha costituito la base per la nascita di un sistema automatico di scambio di informazioni multilaterale tra Paesi (Common Reporting Standard), presentato dall’OCSE nel gennaio scorso e sottoposto all’approvazione del meeting del G20 in questo mese.
Infine, il MEF ha comunicato che è stata predisposta, per le valutazioni del prossimo Governo. con disposizioni per attuare l’accordo IGA con gli USA e implementare il Common Reporting Standard – una norma di abrogazione di tale ritenuta. Se il Ministero parla di “evoluzione del contesto internazionale”, anche il contesto interno potrebbe aver avuto la sua parte della decisione. Solo ieri le associazioni dei consumatori (Abusdef e Federconsumatori) hanno chiesto l’abrogazione della misura, dopo le critiche ricevute da diversi parlamentari dell’opposizione, senza contare l’apertura di un’indagine al riguardo da parte della Commissione Ue, dopo la presentazione di due distinte interrogazioni nelle quali si è ipotizzata la violazione dell’art. 63 del Trattato sul funzionamento della Ue, che vieta le restrizioni dei pagamenti tra gli Stati membri.